italioti
Quanti padri più che cinquantenni in quest'Italia sono beati e nullafacenti, volentieri intenti a girare nelle agenzie di viaggi in scarpe da tennis. Girano appesi alle buste di inutili recenti acquisti biasimando il cielo afoso e il governo, perplessi dai loro italianissimi figli, che gli resistono in casa. Con nullo, o a poco bastevole stipendio, costoro gli girano attorno in abulica infanzia prolungata, mantenuti in natura o denaro oltre il dovuto. Queste famiglie propedeutiche all'ignavia, più o meno paghe a seconda delle pensioni e dei risparmi cumulati, sono il fine principale per cui lavora l'economia italiana. O meglio sarebbe dire la poca parte di essa che lavora.
Geminello Alvi - Una Repubblica fondata sulle rendite (Mondadori)
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