Un senso religioso



Stasera DayleDoseOfImagery mi offre lo spunto per questo post. "Church silhouette", e' il nome che l'autore della foto da' al suo scatto. Ci penso molto, alle Chiese, ultimamente. (e come me chissa' quanti altri).

Sapete, saro' banale forse, ma quando penso a una costruzione che l'uomo ha messo su, pietra su pietra, per pregare.. beh non e' che mi concentri poi molto su quale sia il culto che all'interno viene professato. L'emozione che mi pervade e' molto, molto ampia, e d'improvviso scivolano via lungo la schiena tutte le parole, e le polemiche, sterili a volte.. La Chiesa, il Papa, Ruini, blablabla.

C'e' qualcosa di piu' grande, da sentire. Qualcosa di piu' grande da assaporare, da apprezzare, da cui sentirsi pervasi, e, permettetemi, appagati.
Difficilmente entro in Chiesa. E quando mi capita, piango sempre.
Non e' tristezza, e' gioia.
Un unico, grande, grazie.
Qualunque sia la luce, da qualunque parte provenga, la sento, e d'un tratto quasi non avverto piu' la paura, la solitudine, tutto cio' che la nostra condizione di esseri umani comporta.
Tutto cio' che e' piu' "normale", e' in realta' "l'eccezionale" di cui forse non ci rendiamo conto, tentati come siamo ad aspirare a cose che non appagheranno mai la nostra anima, ma chissa' cosa.. non lo sappiamo nemmeno noi.

Non c'e' un perche' particolare a questo post, forse saranno tante piccole grandi cose che sono capitate in questi giorni, ma lascio qui questa pagina di diario virtuale, a chi sapra' leggerci dentro qualcosa di buono. Grazie.