sulla fame nel mondo

I Paesi industrializzati sono sotto accusa. Diouf (ex ambasciatore senegalese all'Onu) chiede tariffe più basse ma soprattutto "meno sussidi ai produttori nordamericani e europei"
Fonte: Repubblica.it
Nei paesi "avanzati" (USA + UE, sostanzialmente) ogni singolo addetto all'agricoltura riceve dallo stato "aiuti" (aiuti?!? e perche' io no?) pari a 12.000 (dodicimila) dollari l'anno. Ogni anno. Ogni singolo addetto.
I paesi avanzati, pero', non li danno solo ai loro, ma li danno anche agli agricoltori dei paesi poveri! Quanti? 6 (sei, si', proprio sei) dollari all'anno.
Non basta.
Per evitare che i prodotti agricoli, ad esempio africani, possano competere coi "nostri", gli stessi paesi "avanzati" praticano su quei prodotti dei dazi di importazione. Quanto? Mediamente del 60% (sessantapercento). Se poi l'africano volesse esportare *non gia'* il caffe' verde grezzo, ma il caffe' tostato, non gia' la farina di tapioca, ma i biscotti di farina di tapioca, non gia' - che so io - la banana, ma una confettura di banana... bene, il dazio (che non si facciano venire strane idee!) diventa del 130% (centotrentapercento).
Fonte: link (leggete qui, e' abbastanza interessante)
I soldi versati ai PVS, loro non li hanno mai visti, si perdono attraverso la cooperazione allo sviluppo che è diventata lo sviluppo della cooperazione. Il 90% dei soldi vengono utilizzati per mantenere apparati giganteschi come uffici, spese di viaggio, seminari, alberghi, aerei, ecc.
Quello che dovremmo fare è ripensare il libero mercato.
Continuano a parlarci di libero commercio e di globalizzazione che farà tutti più ricchi grazie al libero commercio.
Ma quale libero commercio. Se il commercio fosse davvero libero, noi europei, insieme agli americani, saremmo già falliti da tempo.
E' solo grazie ai dazi, alle barriere doganali e ai protezionismi statali che le nostre economie stanno in piedi.
Più un prodotto dei PVS ha valore aggiunto, più noi lo tassiamo impedendo che loro sviluppino una industria di trasformazione. Li chiamiamo in via di sviluppo, ma siamo noi che gli impediamo di svilupparsi.
E' stato calcolato che i PVS perdono ogni anno 20 miliardi di euro per le mancate esportazioni dovute ai nostri dazi. Ogni anno i paesi industrializzati versano ai PVS 50 miliardi di euro per lo sviluppo. Se i PVS potessero aumentare le loro esportazioni solo del 5% guadagnerebbero 350 miliardi di euro, cioè 7 volte l'importo di tutti gli aiuti allo sviluppo che gli mandiamo.
Fonte: blog di Beppe Grillo
Queste parole le vorrei ascoltare il piu' possibile. Sentirle in giro. Diffonderle.
Sono stufa di sentire parlare di solidarieta'. Preferirei ascoltare la verita'.

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