A proposito della Chiesa

L'altro giorno in macchina passando tra le varie stazioni radio ascoltavo il discorso di non so quale prelato-prete-vescovo di non so dove che con voce per niente "calma e nobile" ma con tono di "accuse" e altro, tipo "quello-che-e'-giusto-lo-so-io-e-voi-che-non-siete-d'accordo-con-me-non-
avete-capito-un-tubo-dell'amore-di-Dio"
parlava e parlava e parlava.

Cavolo, avesse detto una cosa (UNA!) che avesse un senso.
Era solo un insieme di parole dettate da una rabbia che fondamentalmente non capisco rivolto a tutti coloro che si "perdono" nel peccato blablablablabla.

Questa e' una di quelle persone che fanno parte della "struttura Chiesa" che mi fa perdere completamente ogni forma di fiducia nei confronti della stessa.

Per chiarirci, io credo in Dio, profondamente.
Mi basta soffermarmi a respirare una boccata d'aria piu' con il cuore che con i polmoni e sento che in quell'aria c'e' la sua forma d'amore verso di me, verso l'umanita' tutta.
Punto.

Sicuramente il mondo cattolico e' pieno di figure vere, oneste, sincere. Chi dice di no.
Il problema e' che queste persone qui, non parlano.
Non le senti in radio, non vanno in televisione, non ne hai notizia in alcun modo se non sei tu stesso a frequentare la sua riunione, il suo gruppo, etc.

Ma andiamo, su.
Cos'e' che e' immorale?
Cos'e' il "peccato"?
Essere gay o non pagare le tasse? (e immaginare una persona che incarna entrambe le cose?)

Vorrei tanto dire a quelle signore piu' o meno benvestite che vanno a messa la domenica per sentirsi dalla parte del "giusto" tipo il prete di cui sopra che le creme antirughe e tutte le porcate a cui vanno incontro senza nemmeno accorgersene quelli si' che sono soldi buttati nel wc, e schiaffi alla miseria nei confronti di chi in Chiesa magari ci entra per chiedere se qualcuno ha lasciato dei vestiti vecchi che non usa piu'.