Beppe Grillo al PalaPartenope

Ieri sera ho avuto il piacere di assistere a una data del tour 2005 di Beppe Grillo.
Credo sia chiaro che provo notevole interesse nell'ascoltare le cose che ha da dire, sia per cosa dice, che per come lo dice.
Insomma, è uno diretto, non ha peli sulla lingua, va dritto al punto.. e la cosa che a me più piace è che s'incazza.. ha passione.. non parla "tanto per".. e sarà nato pure come comico ma è ovvio che non è semplicemente uno che fa dell'ironia.
Nel suo spettacolo ha parlato del web, dell'informazione, del potere di tutti noi cittadini telematici (armati di blog e idee), di consigli di amministrazione, della costituzione europea, dei farmaci, del capitalismo senza capitali di oggi.
Ha parlato di Telecom, di Parmalat, di bond argentini, di Cirio, della CNN, dei legami tra Usa e Afghanistan, di salute, di medicine, delle multinazionali dei farmaci, di ambiente, di auto.
Vorrei riproporre tante delle cose che ha detto, ma potrei togliere la soddisfazione a chi può scegliere di andare a sentirlo.. ma a proposito di auto, questa la voglio dire perchè merita sul serio..
"Per le auto continuano, ancora, a chiedere incentivi statali.. eccoli gli imprenditori.. e poi parlano dei comunisti.. ma quali comunisti! Sono loro che senza lo Stato alle spalle non fanno un cazzo!!"

Ha reso noti due indirizzi internet che potrebbero esserci utili:
www.skype.com
(per la telefonia. In sala un ragazzo ha chiamato in Texas per tre minuti, spendendo 5 cent di euro)
www.worstpills.org
(sito che raccoglie un elenco dei peggiori farmaci in circolazione, quelli che ci uccidono più che salvarci, ma che le case farmaceutiche non ci dicono)
Poi ha reso nota una interessante sentenza del Tribunale di Mantova (del 2004) circa la vicenda dei bond argentini. Ho cercato su Google, questo è il testo per intero.

Ancora: c'è stato un momento che ho vissuto in maniera molto profonda. E' stato quando è apparso sul megaschermo il testo di una mail diretta al Presidente della Repubblica circa il ritiro delle truppe italiane dall'Iraq, e ci ha chiesto se eravamo d'accordo nell'inviarla insieme a lui. Eravamo 4.000 persone, e lo abbiamo scritto in quella mail.

Il banner ad ogni modo è sul suo blog, naturalmente, ed eccolo qui:

Invia anche tu la lettera al Presidente Ciampi!

C'è stato anche spazio per una protesta circa la scuola... e ancora, sull'acqua, che a quanto pare vogliono trasformare da diritto in bene economico... si è parlato del WTO...

Insomma, non riesco più a scrivere, ad elencare le cose che ha detto, che ho provato. Giuro che sento sempre più crescente il bisogno di essere cittadini consapevoli.
Ieri sera ad alcune sue battute ridevamo, ma era un sorriso molto amaro...

Mi andrebbe di sintetizzare così, a parole mie:
"non facciamoci fregare da questa gente.. i politici.. gli imprenditori.. la rete è il futuro.. dobbiamo comunicare, scambiare informazioni, parlare dei problemi.. interagire.. non facciamo in modo di prenderlo sempre in quel posto, mettiamoglielo noi".