Università
Sono sempre stata molto sensibile al tema dell'istruzione. Da quando frequentavo le scuole fino ad oggi, che lo studio l'ho abbandonato da un bel pò.
Stamane mentre mi recavo al lavoro ho ascoltato alla radio la notizia delle proteste sulla riforma Moratti.
Persone che hanno conseguito una laurea, che vorrebbero dedicare le proprie energie e le proprie giornate alla ricerca, vengono "smontate" da fondi mancanti, contratti precari, figura professionale di ricercatore non riconosciuta e sempre più svalutata. Direi che c'è materiale a sufficienza per indignarsi un bel pò.
Non ci vuole una grande mente per capire che è nell'istruzione, nella formazione, nella cultura dell'educazione che si può costruire qualcosa di buono.
Istruzione orientata solo ed esclusivamente all'inserimento nel mondo del lavoro, dirà qualcuno. Mah, a mio avviso è solo dimostrazione di mancanza di lungimiranza.
Dal sito di Repubblica:
Sul piede di guerra anche i docenti ordinari. La loro figura è l'unica a non essere toccata dal provvedimento. Ma la difesa della ricerca è d'obbligo anche per i professori. "Il disegno della Moratti precarizza l'Università e distruggendo la figura del ricercatore, distrugge la ricerca intera" dichiara Francesco Galverano, ordinario di meccanica dei fluidi della Sapienza.
[A Palermo] i manifestanti, che chiedono il ritiro o quantomeno sostanziali modifiche al disegno di legge, sono stati ricevuti dal rettore Giuseppe Silvestri che ha ribadito la necessità di "fare in modo che i migliori cervelli siano attratti dall'università, invece questa riforma va nella direzione opposta".

1 Commenti:
...mi trovi assolutamente d'accordo!!!
gipsyqueen
(precaria della scuola: non università, ma superiore)
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