contro i tagli alla cultura

Dal sito Agis (agisweb.it)


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In 20 anni, il Fondo Unico dello Spettacolo che sostiene il cinema, il teatro, la musica, la danza, il circo, lo spettacolo viaggiante italiani, è stato dimezzato.

Le arti dello spettacolo generano cultura e bellezza, favoriscono la condivisione delle emozioni, incentivano lo sviluppo della creatività, strumenti formidabili e irrinunciabili di promozione e di coesione sociale, di crescita della tolleranza, di integrazione tra culture e storie, identità e stili di vita diversi.

Un governo che non dedica attenzione allo spettacolo, che non promuove e non sostiene la ricerca, i progetti, la tradizione o la sperimentazione, riducendo gli investimenti nello spettacolo, è pericolosamente miope.

Un amministratore che crede che investire sullo spettacolo sia uno spreco, spreca la sua e la nostra intelligenza.

Questo sta accadendo nel nostro Paese, per questo protestiamo.
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5 Commenti:

Blogger . ha detto...

Dai su, chissenefrega della condivisione delle emozioni, l'incentivo della creatività e tutte le altre balle varie!
Oggi la cultura deve essere merce: se ti organizzo l'Aida all'Arena di Verona non è mica perché voglio acculturarti... è perché ti sparo i miei bei 100 euri a biglietto e io posso fare i danè.
Questa purtroppo è la mentalità comune e con questo ogni persona "civile" di questo paese si deve confrontare.
Protesto anch'io, ma oramai la rassegnazione ha quasi preso il sopravvento.

2/23/2005 9:54 AM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Stefania, sono assolutamente d'accordo, il diritto inalienabile ad un "minimo" di cultura garantito dovrebbe essere una priorita' di un governo e di uno stato che voglia chiamarsi civile.
Purtroppo, la cultura sta diventando pericolosamente "merce" per pochi, in quanto in un periodo di vera recessione come questo, i primi a saltare sono i bisogni della cultura, pochi possono permettersi biglietti per concerti ad una media di 26 euro a concerto, 7 euro per un biglietto al cinema 20 euro per un cd, libri a prezzi esorbitanti e le produzioni non guidate da senso artistico ma semplicemente da ritorno... e credo che questa politica dissennata faccia comodo a molti perche' l'ignoranza e' un mare interessante in cui coltivare interessi di parte in maniera semplice, unisci anche una riforma della scuola fatta in modo assolutamente dissennato ed il danno e' fatto, i veri risultati di questa politica li vedremo fra qualche anno... purtroppo.
Parlavo l'ultimo dell'anno con gli organizzatori del concerto a Siena, una bella serata di musica "regalata" o meglio realizzata utilizzando i soldi dei contribuenti, perche' un'amministrazione che sia tale non pensa solo ai bisogni tangibili dei propri cittadini ma anche a quelli dello spirito... e Francesco no cazzo, dobbiamo continuare a protestare, non rassegnarsi, parlare, sui blog, utilizzare e promuovere metodi alternativi e piu' economici di scambio di informazioni.
Ciao Stefania e grazie per aver sollevato questo problema
Quoyle

2/23/2005 3:19 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

un abbraccio
;-)

2/24/2005 11:04 AM  
Anonymous Anonimo ha detto...

grazie per la visita.
Che dobbiamo aspettarci da questo governo? La cultura è pericolosa. Assoggettare esseri pensanti comporta troppa fatica, e si può rischiare l'insuccesso.

gipsyqueen

2/24/2005 8:47 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

a proposito, il jazz è la mia passione, anche se non ho una grande cultura in materia. Penso che terrò d'occhio il tuo blog.
ciao
gipsyqueen

2/25/2005 7:40 PM  

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